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superbonus 110%

alcune precisazioni utili per chi vuole ristrutturare con il 110%

10/06/2021 Autore: luigi
superbonus 110%

Il D.L. n. 34/2020 denominato “ Decreto Rilancio”, convertito nella legge 77/2020, pubblicato in Gazzetta il 18 Luglio 2020, prevede per gli interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici, detrazioni fiscali al 110% (Superbonus ).

La detrazione al 110% tuttavia è limitata ad alcuni interventi specifici e prevede alcuni vincoli che ne circoscrivono il campo d’azione.

In particolare, Ecobonus 110% prevede una detrazione di cui all’articolo 14 del dl 63/2013 (convertito nella Legge n. 90/2013) che si applica nella misura del 110%, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente per interventi che prevedono:

isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l'involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo o dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente e che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno, sita all'interno di edifici plurifamiliari;

sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti e che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno site all'interno di edifici plurifamiliari.

 

Queste due categorie di lavori sono denominati “lavori trainanti” e se con essi si ottiene un miglioramento di almeno due classi nella prestazione energetica dell’edifico allora si può dare seguito ad una serie di lavori che sono denominati “lavori” trainati”:

ESEMPIO: sono lavori trainati la sostituzione degli infissi esterni, comprese le persiane e le tapparelle, il rifacimento dei pavimenti nel caso di impianti di riscaldamento a pavimento, l’imbiancatura delle pareti interne nel caso di esecuzione di tracce per il rifacimento delle tubazioni del riscaldamento ed altri lavori ancora.

Per ogni categoria di lavori è previsto un tetto massimo di spesa.

 

NON SONO LAVOIRI TRAINANTI E LAVORI TRAINATI il rifacimento dei bagni, rifacimento degli impianti elettrici, rifacimento delle cucine, degli scarichi e dei sistemi di smaltimento, rifacimento delle porte interne ed altre categorie i lavori, che possono usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla “vecchia normativa” per il recupero del 50%, che oggi può essere effettuata anch’essa con la cessione del credito o all’impresa esecutrice, o ad un istituto di credito o una compagnia di assicurazione.

 

Molto importante è comprendere la procedura con la quale si può attivare il recupero della spesa, perché deve essere ben chiaro che, anche in caso di cessione del credito ad un terzo, resta una responsabilità del proprietario richiedente, in quanto se l’Agenzia delle Entrate ravvisasse al termine dei lavori una non regolarità della pratica, della procedura eseguita o dell’immobile stesso, il rimborso non viene erogato e la spesa resta in carico al proprietario del bene.

 

Questa è una semplificazione molto grossolana ma serve a spiegare che non tutta la ristrutturazione di un’abitazione può essere effettuata con il cosiddetto ecobonus 110%, e che per ottenere il rimborso deve essere seguita una procedura articolata, che molti danno per scontata ma che così non è.

Questo deve essere ben chiaro per qui proprietari che mettono in vendita abitazioni da ristrutturare ad una prezzo molto elevato, “perché tanto ora con il 110% i lavori vengono fatti a spese dello Stato”.

Non è proprio così scontato sopratutto se si tratta di abitazioni in condominio, dove è assai diffcile eseguire interventi sull'involucro esterno e sull'impianto di riscaldamento, senza che gli altri condomini del fabbricato facciano altrettanto,

Non bisogna farsi intimorire dalla procedura, ma anche non credere che vengano erogati soldi “facili” e contributi nei quali far rientrare ogni sorta di lavoro, senza alcuna responsabilità.

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